La regione Marche offre molteplici prodotti naturali e alimentari davvero interessanti da utilizzare in cucina, come ad esempio le fave di Fratte Rosa. Il piccolo paese delle Marche, Fratte Rosa, da tempo coltiva questa specialità di fave, un prodotto ortofrutticolo davvero singolare e peculiare per l’intero territorio, risultando una specialità che ha rilievo nazionale. Importante è conoscere anche l’utilizzo della fava nella località di Fratte Rosa e nelle cittadine vicine (come San Lorenzo, Mondavio e Pergola), soprattutto per creare delle nuove farine, da utilizzare per altri prodotti in cucina. Inoltre, il territorio marchigiano si è rivelato un luogo adeguato per la stessa coltivazione delle fave, ormai un emblema della regione marchigiana.
Perché Fratte Rosa nelle Marche è un ottimo luogo per la coltivazione autoctona delle fave?
La piccola località marchigiana di Fratte Rosa si trova tra le valli, caratterizzate da terreni composti di argilla e calcare, i quali hanno un nome ben specifico: questi terreni si chiamano “lubachi”, poiché sono ottimi per coltivare sia le fave autoctone, sia produrre i tipici “cocci marchigiani”. La stessa coltura delle fave favorisce una buona maturazione e garantisce, di conseguenza, un gusto molto delicato e dolce dei baccelli. I contadini locali, che non utilizzano altri prodotti chimici o nocivi i quali potrebbero condizionare negativamente la stessa coltivazione delle fave, sfruttano solamente strumenti tecnici o la macchina, pur conservando una tradizione agricola artigianale. La fava di Fratte Rosa è da molto tempo diventata un emblema della cucina locale, poiché la gente del luogo la utilizza come un alimento basilare: il prodotto si può utilizzare secco, anche per nutrire gli animali delle stalle, oppure fresco.
Oggi, la fava autoctona marchigiana è protetta anche da un importante presidio regionale, ossia l’Associazione dei Produttori della Fava di Fratte Rosa, per proteggere appunto la peculiarità del prodotto locale e il suo utilizzo. Le eccellenze vanno tutelate.
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Come si potrebbero utilizzare in cucina le fave di Fratte Rosa?
La fava di Fratte Rosa si è dimostrata un alimento molto versatile per la tradizione culinaria locale marchigiana: le famiglie dei contadini delle Marche, spesso, utilizzavano in passato le fave secche per comporre delle farine alternative, dalle differenti proprietà. Perciò, alla tipica farina di grano duro veniva unita la farina di fave, per rendere ancora più nutriente il composto, donando sapori e elementi organolettici più vari. In seguito, con queste polveri si producevano sia il pane, sia la pasta.
Oggi con la farina di fave di Fratte Rosa si fanno anche dei dolci davvero gustosi, con anche l’aggiunta di altri cereali sostanziosi. L’alimento può essere anche utilizzato fresco, da inserire in insalate estive oppure da cuocere in pentola o in zuppe calde (come la zuppa baggiana), insieme ad altri cibi, ad esempio la carne. Nelle Marche, le fave sono usate per fare da contorno alla tipica porchetta, con l’aggiunta durante la cottura di altre verdure come il finocchio. Una creazione alimentare locale davvero apprezzata con circa il 50% di farina di fave sono i “tacconi”, prodotti a Fratte Rosa e nei paesi vicini. Questi tacconi sono una tipologia di pasta fresca lunga fatta in casa, da cucinare con dei sughi di carne o verdure. La natura offre un prodotto tipico, nutriente, sano e genuino, da poter inserire in più ricette, liberando la fantasia.
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