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La Pita Greca: il pane più buono al mondo

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Mykonos: l’isola del divertimento e del fascino cicladico

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L’incantevole isola di Rodi: Una gemma nel Mar Egeo

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Un viaggio nell’antica Grecia: Micene, Epidauro e Nauplia

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Santorini: famosa per i suoi tramonti e… i suoi vini

Santorini, l'isola greca delle Cicladi famosa per i suoi panorami mozzafiato e i tramonti spettacolari, offre anche un tesoro enologico unico e i suoi vini distintivi. Grazie al terreno vulcanico ricco di minerali e al clima mediterraneo, i vigneti di Santorini...

A Skopelos si trova la chiesa del Musical “Mamma Mia”

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Cos’è la Sindrome di Firenze?

La Sindrome di Firenze o Sindrome di Stendhal colpisce alcune persone quando si trovano di fronte a opere d’arte di eccezionale bellezza, oggi è ufficialmente riconosciuta

La Sindrome di Firenze, meglio nota come sindrome di Stendhal, dal nome del personaggio che per primo la descrisse dopo esserne stato colpito, è un disturbo temporaneo di carattere psichico acuto che si verifica principalmente nella città d’arte famosa in tutto il mondo ogni anno.

Nel libro “Napoli e Firenze: un viaggio da Milano a Reggio”, Stendhal racconta di aver raggiunto un livello di emozione talmente forte da provare vertigini e sentire il battito del cuore accelerato, uscendo dalla chiesa di Santa Croce a Firenze.

“La vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere”: così lo scrittore descrive la sensazione di smarrimento e confusione provata dopo aver visto la bellezza racchiusa nelle opere d’arte da cui era circondato.

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“Firenze-Uffizi-ceiling 01” by Halloween HJB is licensed under CC BY-NC-SA 2.0

 

La Sindrome di Firenze: perché si verifica

La Sindrome di Firenze fu diagnosticata per la prima volta all’inizio del 1980 grazie alla psichiatra Graziella Margherini, la quale, analizzando un centinaio di casi, giunse alla conclusione che molti viaggiatori e turisti provavano un malessere fisico e psichico causato dalla visione di opere d’arte.

Le persone colpite da questo disturbo sono per lo più giovani tra i 25 e i 40 anni, persone di istruzione elevata le quali solitamente viaggiano per puro interesse artistico.

Secondo la psichiatra, la bellezza estrema e le opere d’arte sono in grado di colpire gli strati profondi della mente dell’individuo predisposto, tanto da risvegliare strutture psichiche sopite.

Firenze, che è una città in cui l’arte si respira in ogni angolo, oltre a essere sede di una delle gallerie d’arte più importanti al mondo, gli Uffizi, è il posto in cui la Sindrome di Stendhal si verifica decine di volte l’anno, colpendo in prevalenza gli stranieri, meno avvezzi a essere in contatto con la grandezza dell’arte italiana.

Il disturbo non è correlato ad alcun artista o opera d’arte in particolare, ma riguarda le caratteristiche dell’opera d’arte che inducono reazioni emozionali incontenibili, tanto da richiedere talvolta

l’intervento medico.

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“Around Firenze: Uffizi Museum Open-Air Gallery” by SpirosK photography is licensed under CC BY-NC-SA 2.0

 

Quali sono i sintomi e le cure della Sindrome di Firenze

La sindrome di Firenze o Stendhal può manifestarsi in diversi modi, da semplici crisi d’ansia o di panico con dispnea, accelerazione del battito cardiaco, sensazione di svenimento, a situazioni più gravi in cui si verificano crisi di pianto, angoscia, sensi di colpa, allucinazioni e paranoia, che possono sfociare in comportamenti isterici aggressivi.

Si manifesta alla vista di opere d’arte dalla straordinaria bellezza, specie se posizionate in spazi chiusi, come quelle esposte negli Uffizi di Firenze.

Il più delle volte è sufficiente allontanare semplicemente i soggetti dalle opere d’arte per avere una scomparsa dei sintomi e il ritorno alla normalità.

Tuttavia, nei casi più severi, potrebbe richiedere un trattamento specialistico in genere di tipo farmacologico attraverso ansiolitici e/o antidepressivi e stabilizzatori del tono dell’umore.

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““Firenze Uffizi”: Two Doryphoros’ Copies, V – Copy B” by Egisto Sani is licensed under CC BY-NC-SA 2.0

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