San Leucio grazie a Ferdinando IV ha conosciuto un lungo periodo di prosperità. La città utopica seguiva i principi di uguaglianza e giustizia sociale Nella seconda metà del ‘700 la città di San Leucio, oggi frazione del comune di Caserta, divenne un importante polo industriale italiano per la lavorazione della seta. Merito di Ferdinando IV di Borbone che qui fece fiorire evoluti laboratori e fabbriche tessili capaci di esportare i loro prodotti in tutta Europa. Si tratta di un esperimento ben riuscito non solo per lo sviluppo industriale del Regno, ma anche per il modello di organizzazione comunitaria basata sull’uguaglianza che il re volle e seppe realizzare. “Caserta – San Leucio” by ]3lizzard is licensed under CC BY-NC-ND 2.0.
San Leucio, la città utopica
Quando Federico IV decise di allontanarsi dagli intrighi della Reggia di Caserta, trovò nel borgo di San Leucio un’oasi di pace e tranquillità. Qui, quasi per caso, decise di aprire una residenza per i poveri e diede loro la possibilità di lavorare in un piccolo opificio. Ben presto la piccola colonia cominciò a espandersi e a produrre filati di valore, tanto che il re decise di mandare i più giovani in Francia per imparare l’arte della tessitura della seta. Nacque in pochi anni un modello industriale senza precedenti, una colonia basata sul lavoro e l’uguaglianza sociale in cui al primo posto c’era la qualità di vita dei lavoratori e l’armonia. San Leucio si trasformò in una comunità di 700 persone dove il re non era più il capo assoluto, ma piuttosto l’amministratore di un gruppo di persone che vivevano e lavoravano seguendo uno stesso obiettivo di vita felice. Ferdinando riconosceva anche l’uguaglianza tra uomini e donne, forniva assistenza sanitaria gratuita e istruzione obbligatoria per i bambini, pretendendo in cambio solo impegno nell’imparare la prestigiosa arte della lavorazione della seta. “File:Basilica di San Leucio 15.JPG” by Paola Liliana Buttiglione is licensed under CC BY-SA 4.0.
Visita a San Leucio
San Leucio oggi fa parte, insieme alla Reggia di Caserta, del Patrimonio mondiale UNESCO. Palazzo Belvedere è la prima imponente costruzione che accoglie i visitatori. Dal suo terrazzo panoramico si scorge una splendida vista su Napoli e Capri, ma anche sulle ciminiere della vecchia fabbrica. Al Museo della Seta è descritta la storia del setificio, dalla nascita alla creazione dell’intera filiera di produzione. Visitando San Leucio è ancora oggi possibile rivivere tutte le fasi di lavorazione della seta, a cominciare dai torcitoi alimentati dall’ Acquedotto Carolino, gli orditoi e l’incannatoio utilizzati per filare e avvolgere la seta. Nella Sala dei Telai sono esposte 9 macchine ancora funzionanti per la lavorazione di tessuti diversi. Da qui si accede alla residenza del re, dove merita una visita il suggestivo bagno della regina consorte, Maria Carolina, al centro di cui spicca una imponente ed enorme vasca di marmo di Mondragone. Dalla Fontana del Tritone, all’esterno si aprono i sette giardini delle delizie in cui vengono coltivati alberi da frutta. “Belvedere di San Leucio” by gianfranco.vitolo is licensed under CC BY-SA 2.0.