Il castello sulla Rocca di Arignano si trova 20 chilometri da Torino. La sua struttura originaria risale al X secolo e ha da poco subito la sua ultima trasformazione.
Rivisitato nella sua costruzione attuale alla fine del 200, il castello nacque a scopo difensivo e subì un importante danneggiamento per mano delle milizie di Facino Cane nel XIV secolo. A fronte di questo attacco la rocca venne ristrutturata e ampliata con la costruzione di quattro torri, di cui solo una rimasta in piedi e presente ancora oggi.
Le leggende del castello di Arignano
Diverse le leggende che hanno accompagnato le storia dell’antica struttura, tra fantasmi, epidemie scampate e tesori nascosti.
Si narra infatti che la rocca fu abitata intorno alla fine del XIV secolo da una coppia di giovani sposi, e che il marito nutrisse una forte gelosia nei confronti della consorte. Il racconto dice che un giorno, in preda ad un raptus di follia, il giovane strangolò la propria sposa e ne gettò il cadavere in fondo ad un pozzo. Da allora si racconta che il fantasma della donna vaghi per Arignano e che addirittura al tramonto si affacci alla finestra più alta del castello.
Un’altra leggenda riguardante la Rocca di Arignano è quella sulla scampata peste del Trecento. Si dice infatti che la malattia colpì tutte le persone della zona, esclusi gli abitanti del castello.
Un ulteriore mistero vede come protagonista il noto alchimista medioevale Cagliostro. Si dice che all’interno della struttura lo studioso lavorò alla realizzazione della pietra filosofale, capace di trasformare qualsiasi metallo in oro.
Il castello oggi
Nel 2016, Elsa Panini e Luca Veronelli decisero di acquistare la Rocca di Arignano per dare vita ad un fantastico progetto di recupero.
Lo scopo della coppia era quello di trasformare l’antico castello in un luogo dove fosse possibile vivere la cucina secondo le antiche tradizioni, i prodotti locali e il benessere fisico, il tutto legato alle stagioni.
A permettere questo la locanda all’interno della struttura, dove è possibile apprezzare la cucina enogastronomica della zona seguendo le ricette tradizionali. Tutti gli ingredienti che non vengono raccolti o prodotti all’interno della rocca vengono comunque selezionati con attenzione rispettando il principio del chilometro zero.
Oltre alla locanda, è presente nel castello una scuola di cucina dove gli esperti cuochi insegnano l’arte delle pietanze servite nella struttura. Al centro dei corsi ci sono i lieviti, le paste e le creazioni di pasticceria.
Per gli ospiti della rocca è inoltre possibile svolgere diverse attività, sia organizzate dalla struttura stessa che individuali. Oltre al bellissimo borgo medievale, la zona offre spazi per passeggiate in mezzo al verde con vista sulle colline del Monferrato e sulle Alpi.