Nel comune di Sant’Ambrogio di Torino, in piena Val di Susa, svetta ad un’altezza di 960 metri la Sacra di San Michele. Ospitata dal Monte Pirchiriano, e prima tappa italiana della via Francigena, l’abbazia viene riconosciuta, con la legge regionale n° 64 del 21/12/1994, monumento simbolo del Piemonte.
Sacra di San Michele, la storia
Costruita tra il 983 e il 987 d.C. grazie al Conte Ugo di Montboissier, la Sacra di San Michele viene gestita inizialmente di monaci benedettini che la rendono un riferimento culturale per i pellegrini che attraversano la via Francigena.
Dopo il 1600, per volere di Re Carlo Alberto, la Sacra viene lasciata in mano ai padri rosminiani, i quali fanno vivere alla struttura oltre due secoli di trascuratezza e abbandono.
Grazie ai continui lavori di ristrutturazione, la Sacra è oggi un’importante meta turistica nonchè riferimento culturale ricco di iniziative promosse dall’Associazione Volontari Sacra di San Michele.
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La linea sacra di San Michele
Sono sette i monasteri, tutti dedicati all’Arcangelo Michele e collegati dalla misteriosa linea retta che taglia l’Europa partendo dall’Irlanda arrivando fino in Israele. La sacra di San Michele, insieme al Santuario di San Michele Arcangelo in Puglia, sono le due strutture italiane, mentre le altre sono: il Monastero di Skellig in Irlanda, il Monastero di St. Michael’s Mount in Cornovaglia, l’abbazia di Mont Saint Michel in Normandia, il Monastero di san Michele Arcangelo di Panormitis in Grecia, ed infine il Monastero di Stella Maris in Israele.
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Secondo la leggenda, la linea rappresenterebbe il colpo di spada che San Michele inflisse al Diavolo per rimandarlo all’inferno. Due i particolari curiosi e misteriosi allo stesso tempo, riguardanti la sacra linea: il primo appartiene alla distanza che separa ben tre strutture, esattamente quelle di Mont Saint Michel in Francia, la Sacra di San Michele in Piemonte e il Santuario di San Michele in Puglia. Questi tre santuari, infatti, distano l’uno dall’altro esattamente mille chilometri. Il secondo mistero riguarderebbe la totalità della linea. Il suo allineamento corrisponderebbe perfettamente al tramonto del sole nel giorno del solstizio d’estate.
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