Sant’Angelo di Roccalvecce è un borgo che ha ritrovato splendore grazie ai dipinti sui muri degli edifici che raccontano storie. Per questo, viene chiamato il Paese delle Fiabe
In provincia di Viterbo c’è un paese davvero speciale, un posto in cui ci si sente inseriti in un libro di fiabe, protagonisti di avventure e incontri meravigliosi. Si tratta di Sant’Angelo di Roccalvecce, un borgo a breve distanza dal Parco dei Mostri di Bomarzo e dal Moai di Vitorchiano.
Dal 2016 questo borgo è diventato un dei più belli del Lazio in seguito a un grande opera di rivalutazione che ne ha permesso la rinascita. Grandi murales e mosaici hanno arricchito strade e palazzi, dando colore e vita a una comunità sopita da troppo tempo.
I murales di Sant’Angelo di Roccalvecce
L’idea dei murales è frutto di un cittadino di Sant’Angelo, Gianluca Chiovelli, il quale fondò un’associazione culturale (ACAS) con l’intento di rivalutare il borgo natio. Ci riesce decidendo di abbellire i muri degli edifici con disegni che raccontano scene delle fiabe più famose.
Un lavoro cominciato nel 2016 e ancora in continuo aggiornamento che ha permesso al borgo abitato da sole 200 anni di rifiorire e riqualificarsi sotto il profilo turistico.
La prima opera creata fu quella che raffigura Alice nel paese delle meraviglie e il Bianconiglio. A oggi, sono circa 46 i murales e i mosaici che hanno trasformato, nel giro di pochi anni, un borgo morente in un museo a cielo aperto.
Il progetto prevede la creazione di 100 opere nei prossimi anni e, con esse, la certezza di vedere aprire sempre più botteghe e negozi e strutture ricettive per accogliere i turisti.
Le opere da scoprire nel Paese delle Fiabe
I muri di Sant’Angelo di Roccalvecce accolgono opere raffiguranti le favole più famose: Hansel e Gretel Don Chisciotte, Pinocchio, il Piccolo Principe, la più recente Pocahontas ecc.
L’associazione che ha promosso e porta avanti il progetto di abbellimento del borgo ha realizzato anche dei percorsi naturalistici che attraversano il borgo e toccano anche i comuni vicini, tra cui Bagnoregio, Vitorchiano e Celleno.
Il percorso “Sentiero dei Castelli e delle Fiabe” collega Sant’Angelo ad alcuni siti archeologici della Tuscia in cui sorgono ville romane, chiese medievali e altri siti di rilevanza storica.
Sulla mappa sono indicati anche luoghi di ristoro e bed and breakfast, per offrire la possibilità ai visitatori di fermarsi per una giornata o anche di più.
In questo modo Sant’Angelo di Roccalvecce diventa, oltre che un posto magico in cui grandi e piccoli possono sognare a occhi aperti, anche il fulcro di un percorso di scoperta delle bellezze del territorio storiche ed enogastronomiche.