Nell’entroterra marchigiano, quasi al confine con l’Umbria, si trovano le Grotte di Frasassi, ovvero uno dei siti sotterranei più belli e affascinanti del mondo sotto l’aspetto morfologico, di origine carsica. Un labirinto scavato sottoterra e all’interno della montagna. Nonostante la natura abbia lavorato per molto tempo, l’ingresso delle grotte è stato scovato solamente a inizio degli Anni Settanta. Se non vi fosse l’illuminazione artificiale (studiata per non alterare la spettacolarità dei vari scenari), all’interno non vi sarebbe alcun passaggio di luce naturale.
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Quando l’acqua crea l’arte
Entrando nelle Grotte di Frasassi si può ammirare il lavoro che l’acqua ha svolto nella roccia nel corso di milioni di anni, mettendo in luce opere irripetibili da mani d’uomo. Stalattiti, stalagmiti, piccoli corsi d’acqua e laghetti unici e affascinanti, riempiono gli occhi e riportano alla mente la bellezza della natura. Tutto ciò che si vede è frutto del tempo e della casualità, che insieme hanno saputo creare delle lavorazioni artistiche magnifiche ed esclusive.
La superficie sotterranea interessata dalle diverse formazioni è molto ampia e gli speleologi hanno svolto un lavoro incredibilmente d’effetto negli anni per riuscire a creare un percorso turistico interessante. Nelle grotte ci sono cunicoli, strettoie, anfratti, passaggi, che sono lunghi diversi chilometri. Le squadre di esploratori hanno i loro mezzi, le loro tecniche, ma alla fine so basano sul vento: non è un caso che la “stanza” più grande sia chiamata “Grotta del Vento”, in quanto fu proprio l’aria che fece da guida per la scoperta della più bella “sala” delle Grotte di Frasassi. Insomma, in oltre tredici chilometri di cunicoli, gli spettacoli che si possono ammirare sono incredibilmente emozionanti.
Da studi geologici (e non solo), l’attività dell’acqua risulta iniziata almeno 190 milioni di anni fa: questo è stato il tempo necessario per poter osservare oggi tutte le bellezze delle Grotte di Frasassi. Il percorso visitabile in forma turistica è di circa 1,5 Km e il tempo necessario per poterlo svolgere, con guida apposita, è indicativamente di 70-80 minuti al massimo. Internamente la temperatura non supera i 14°C, quindi è bene attrezzarsi con una giacca e una felpa.
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Alla scoperta della Terra
Le Grotte di Frasassi conducono realmente un percorso che aiuta il visitatore a scoprire l’arte, la cultura, la “magia” della Terra, intesa come pianeta. Nelle grotte, una volta entrati nella varie sale è possibile immaginare il nome che gli scopritori hanno loro dato prendendo spunto dalle sculture formate dai vari depositi. E’ possibile ammirare una stalattite alta 7,40 metri e dal diametro di 1,5 metri, chiama “Spada di Damocle”, ma non è possibile un cilindro naturale di acqua che va sotto terra per circa 25 metri.
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Si vede bene la stalagmite alta circa 15 metri come pure le “Canne d’Organo”, un’opera naturale a lamelle che se toccate (ma non è possibile farlo) emettono suoni diversi tra loro proprio come fossero le canne di un organo. Si potrebbe andare avanti per ore a descrivere tutto quanto è possibile ammirare all’interno delle Grotte di Frasassi, ma ci sono volte in cui la vista supera ogni descrizione. E’ dunque consigliabile pianificare una mezza giornata da dedicare alla visita delle Grotte di Frasassi, ottimamente servita anche dai mezzi pubblici.
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Variazione sul tema
Se poi avanza tempo, non distante, si trova l’abbazia San Vittore delle Chiuse, una costruzione del secolo XI in stile romanico, mentre al museo paleontologico di Genga, comune della zona, si trova un ittiosauro ottimamente conservato, ovvero una creatura marina della lunghezza di 3 metri che risale ad un’epoca di oltre 150 milioni di anni.
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