La Seggia del Diavolo è una costruzione megalitica ancora avvolta dal mistero e sulla cui costruzione si fanno diverse ipotesi, nessuna mai storicamente avvalorata
Siamo ad Albano di Lucania, un piccolo centro in provincia di Potenza, situato a circa 900 metri di altezza nel cuore delle dolomiti lucane. Questa è una particolare zona in cui sono presenti diversi massi che possono essere attribuiti ad antichi culti pagani.
Tra questi, troviamo la cosiddetta Seggia del Diavolo, una sorta di seduta creata nella roccia, con a lato la raffigurazione di un volto umano con una croce latina. Il manufatto è probabilmente di epoca preistorica, ma su di esso c’è ancora molto mistero.
Le ipotesi sulla costruzione della Seggia del Diavolo
Nel tempo sono state formulate diverse ipotesi sulla costruzione della “Seggia” ma, tra tutte, quella che pare assolutamente inattendibile, è che si tratti di una panchina, perché si trova a circa due metri di altezza da terra ed è raggiungibile solo grazie a una lastra di pietra che poggia sulla parete rocciosa.
Un’altra ipotesi scartata è quella che attribuisce alla singolare costruzione il ruolo di punto di vedetta per controllare l’arrivo dei nemici, questo perché nella zona esistono posizioni ben più alte e comode di questa.
Potrebbe trattarsi di una formazione causata da fenomeni atmosferici? Anche qui gli studiosi sono fermi nel rifiutare l’ipotesi: venti e piogge avrebbero arrotondato la roccia, mentre qui ci troviamo di fronte a una panchina dalla forma ben squadrata.
Le ipotesi più accreditate
Studiando nel dettaglio la Seggia del Diavolo è possibile notare diverse similitudini con la vicina “Rocca del Cappello”, un’altra costruzione rocciosa che si trova nei dintorni di Albano di Lucania.
Questo fa pensare che, come l’altra, la Seggia del Diavolo sia nata come luogo di culto pagano, legato alla venerazione degli dei per ottenere la loro benevolenza.
Questa tesi viene sostenuta anche dalla presenza della croce latina incisa sul fianco di uno spuntone in arenaria ben levigato, situato proprio nelle adiacenze della panchina.
La croce latina potrebbe essere stata scolpita in seguito per scongiurare ed esorcizzare i monoliti e le strutture pagane.
Cosa vedere ad Albano di Lucania
Albano di Lucania è un paese tranquillo e silenzioso, lontano dai flussi turistici e ancora ancorato ai culti religiosi. Le persone che capitano da queste parti ne restano incantate dall’atmosfera rilassata e dal piacere di passare del tempo in un luogo dal sapore antico.
Durante l’anno si svolgono qui diverse manifestazioni religiose, tra cui la festa di San Rocco ad agosto, quella della Madonna delle Grazie a luglio e la festa di Sant’Antonio da Padova a giugno.
Sono tutte occasioni in cui il borgo si anima con artisti di strada, bande musicali e bancarelle per la vendita di prodotti gastronomici del territorio, tra cui gli gnummarieddi, i famosi involtini di interiora di pecora e agnello.