Gessopalena è un borgo abbandonato che ha un passato florido e ha vissuto episodi tragici per mano nazista durante la seconda guerra mondiale
Sul territorio italiano non è inusuale incontrare borghi abbandonati, centri che un tempo sono stati abitati e spesso con un passato florido e una storia da raccontare ma che, per un motivo o per un altro, sono poi stati lasciati dai suoi abitanti.
Uno di questi si trova in provincia di Chieti, nel territorio Abruzzese. Si tratta del borgo antico di Gessopalena, un agglomerato di case disabitate di cui oggi restano per lo più macerie.
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La storia di Gessopalena
Visitando il borgo antico di Gessopalena ci si ritrova in un punto da cui si apre una vista privilegiata sulla Majella orientale. Questo territorio è ricco di gesso, minerale che in passato ha dato vigore all’economia locale.
Infatti, quasi tutti gli edifici del paese sono costruiti in questo materiale. In più, la sua commercializzazione era tra le fonti primarie di sostentamento degli abitanti della zona.
Sono ancora visibili le cave da cui si ricavava il minerale e i luoghi dove veniva lavorato, oggi entrambi abbandonati. Il borgo antico ha visto dalla fine della seconda guerra mondiale una graduale migrazione dei suoi abitanti verso il nuovo paese, finché nel 1959 divenne completamente disabitato.
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Le vicende di Gessopalena durante la seconda guerra mondiale
Tra costa e gli altopiani dell’Aquila durante la seconda guerra mondiale le truppe tedesche insediarono diversi accampamenti. Si tratta dello stesso territorio in cui sorgeva Gessopalena, che si ritrovò a subire diversi saccheggiamenti e soprusi dai soldati.
Fu chiesto a tutti gli abitanti di sgomberare il paese e successivamente fu fatto saltare in aria, uccidendo tutte le persone che ancora si trovavano lì.
In quel periodo Gessopalena fu anche teatro di uno dei più atroci eccidi di mano nazista in Italia. Ben 42 persone, tra donne, bambini e anziani, furono arse vive in contrada Sant’Agata, senza una reale motivazione.
Dopo quest’episodio i giovani del paese si radunarono creando una delle prime bande partigiane italiane, che in seguito divenne parte della Brigata Maiella, aiutando gli alleati nella liberazione dell’Abruzzo.
Nel 2005, l’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, conferì al Comune di Gessopalena la Medaglia d’oro al Merito Civile.
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Cosa rimane dell’antico borgo di Gessopalena
Oggi il borgo fantasma di Gessopalena ospita un museo all’aperto, visitabile gratuitamente. Quello che rimane degli edifici che un tempo furono case, botteghe e chiese è stato messo in sicurezza per permettere ai visitatori di conoscere questo luogo martoriato dalla guerra e conservare l’onore di quanti si sono sacrificati per la Patria.
Passeggiando tra le stradine in pietra del borgo, si entra in un’atmosfera silenziosa permeata di solitudine che induce al tempo stesso a una sensazione di pace e inquietudine.
Nel punto in cui Gessopalena abbraccia le cime della Maiella, oggi si trova il Monumento alla Resistenza, dedicato agli uomini e alle donne che agirono per liberare la loro terra dal nemico nazifascista durante la Seconda Guerra Mondiale.
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