Caratteristico centro medievale tra l’Etna e l’Alcantara, Castiglione di Sicilia si erge su una collina da cui è possibile ammirare una vista mozzafiato, tra frutteti e agrumeti lussureggianti che si perdono alla vista.
Posta al centro di una serie di itinerari turistici tra i più importanti della Sicilia grazie a un ricco patrimonio storico-architettonico e naturalistico-paesaggistico.
Le numerose aziende vinicole e agriturismi della zona permettono alla cittadina anche un notevole turismo tutto l’anno, meta degli amanti dei percorsi enogastronomici.
Infatti qui vi sono oltre 50 aziende vinicole che producono e commercializzano in tutto il mondo, oltre che aziende produttrici di specialità di terra siciliana, come olio d’oliva, nocciole e formaggi.
A passeggio respirando una storia millenaria
Arrivando alla valle che il fiume Alcantara scava tra Randazzo e Taormina, si scorge questo delizioso paesino collinare con le casette abbarbicate lungo il pendio della collina.
Il paese, le cui origini risalgono all’anno 1000, si sviluppa intorno alla piazza centrale, piazza Lauria, lastricata di pietra lavica e oggi sede del Municipio, utilizzata un tempo dagli antichi abitanti per ammucchiare il pecunio con cui compravano il frumento necessario per il sostentamento.
Per le strade di Castiglione di Sicilia è facile imbattersi in chiese ed edifici appartenenti a diverse epoche storiche:
- la Chiesa seicentesca di Sant’Antonio;
- la Chiesa di San Pietro, risalente all’anno 1105;
- la Chiesa di San Benedetto con l’annesso Monastero, del 1700;
- la Chiesa di San Marco, di origine normanna;
- il “Castidduzzu” (Castelluccio), rovine di una fortificazione bizantina;
- la Basilica della Madonna della Catena;
- il Castello di Ruggiero Lauria del XII secolo;
- la Cuba di Santa Domenica, cappella eretta da monaci basiliani tra il VII e il IX.
Ma il vero simbolo di Castiglione di Sicilia è considerato “U Cannizzu”, una torre di arenaria costruita tra il XII e il XIV secolo, appartenente alla distrutta fortificazione detta “Cittadella”, espugnata da Federico III di Sicilia nel 1301.
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La tradizione culinaria
Castiglione di Sicilia, grazie alla sua varietà di vitigni, nati dalla terra impregnata di pietra lavica che offre alle uve quell’ingrediente segreto ineguagliabile, è stata eletta sede dell’Enoteca Regionale per la Sicilia Orientale.
È la terra del nerello, del cataratto e del carricante, quest’ultimo vitigno autoctono che non viene coltivato altrove.
Anche la cucina castiglionese è ricchissima e di tradizione varia e millenaria, eredità di tutti i popoli che hanno vissuto questo territorio.
Tra le specialità che è possibile assaggiare visitando questi luoghi, è indispensabile menzionare i maccheroni fatti in casa, conditi con ragù di maiale e ricotta al forno, il coniglio selvatico e i tagghiani all’ortica.
Passando ai dolci, altro piatto di cui i castiglionesi sono maestri, possiamo deliziare il nostro palato con prelibatezze quali: le zeppole di riso, gli sciauni (frittelle di ricotta fresca), i cuccureddi, la pasta di nocciole, mandorle o pistacchi, tutto accompagnato da un buon passito.
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