Il castello di Quart sorge isolato su un promontorio scosceso. Alle sue pendici si trova il caratteristico borgo di Villair, appartenente al comune di Quart
In provincia di Aosta sorge Quart, un comune tra i più estesi della regione, con circa 4000 abitanti e un territorio formato da diversi villaggi, tra cui Villair.
In località Villair si trova il Monastero “Mater Misericordiae”, retto dalle monache dell’ordine delle Carmelitane scalze, oltre alla Biblioteca comunale che cura e organizza durante l’anno interessanti appuntamenti culturali e di intrattenimento.
Ma il borgo Villair è conosciuto soprattutto perché sorge proprio ai piedi del castello che dà il nome alla cittadina: il castello di Quart.
La storia del castello di Quart
Il castello è posizionato su un promontorio sovrastante Villair ed è circondato da un parco che ospita alcune piante monumentali di grande pregio naturalistico ed ambientale.
Il sito è formato da un complesso di più edifici costruiti in epoche diverse, racchiusi in una cinta fortificata.
La prima costruzione, il torrione, risale alla fine dell’XI secolo per opera di Jacques de la Porte de Saint Ours, Signore di Quart. In seguito, sempre sotto la proprietà dei Signori di Quart, furono aggiunti la cappella e la “Magna Aula”.
La Casata lo abitò fino alla sua estinzione nel XIV secolo, dopodiché passò nelle mani dei Savoia, sotto il cui dominio, vennero realizzati degli edifici a uso abitativo che diedero al castello la composizione completa che oggi possiamo ammirare.
Durante la prima metà del ‘500, il castello fu venduto a Filiberto Laschis e in seguito a Carlo Francesco Balbis, la cui famiglia entrò a far parte degli affari pubblici della Valle d’Aosta.
Altre proprietà si sono succedute nel corso dei secoli, finché, nel 1800, fu acquistato dal Comune, per poi passare sotto la proprietà della Regione Autonoma Valle d’Aosta.
L’importanza artistica del castello di Quart
All’interno dei vari edifici che compongono il castello sono presenti numerosi affreschi appartenenti sia all’epoca della Signoria che al periodo dei Savoia.
Alcuni di questi sono ben visibili, altri purtroppo sono stati ricoperti nei secoli successivi e oggi si presentano piuttosto danneggiati.
La cappella, che sorge isolata, è decorata con pregevoli stucchi sopra la porta d’ingresso, firmati Giovanni Gabuti e datati 1606.
Per un lungo periodo il castello è stato utilizzato come fattoria agricola, per questo (e anche a causa dei numerosi passaggi di proprietà), l’arredamento originario è completamente andato perso.
Attualmente il castello è in buono stato di conservazione, ma sono in atto grandi lavori di restauro atti a restituire al pubblico un sito di notevole interesse storico e artistico.