La festa dei morti nel mondo: da Halloween al Día de los Muertos
Quando arriva la fine di ottobre, il mondo si tinge di mistero, luci e antiche tradizioni. Dall’America all’Asia, passando per l’Europa e l’America Latina, popoli e culture celebrano la morte non come fine, ma come momento di memoria, rinascita e connessione con chi non c’è più.
Ma ogni Paese lo fa a modo suo — tra zucche, candele, fiori colorati e leggende che attraversano i secoli.
Scopriamo insieme le feste dei morti più affascinanti del mondo, dalle celebrazioni più note come Halloween al profondo simbolismo del Día de los Muertos.
🇺🇸 Halloween – Stati Uniti e mondo anglosassone
Il 31 ottobre, negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in molti Paesi del mondo, si festeggia Halloween, la notte più spaventosa dell’anno.
Le sue origini risalgono all’antico Samhain celtico, che segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno, un periodo in cui si credeva che il confine tra vivi e morti si assottigliasse.

Halloween Ghoul Display – Clinton Street – Hackensack – New Jersey – USA
Oggi Halloween è una festa globale:
👻 bambini in maschera bussano alle porte per il “trick or treat” (dolcetto o scherzetto),
🎃 case decorate con zucche intagliate,
🕯️ e party a tema horror animano le città.
Ma sotto la superficie commerciale resta un significato profondo: ricordare il ciclo vita–morte, un tema universale che unisce tutte le culture.
Vuoi scoprire di più sulle origini di Halloween? allora non perderti il nostro articolo: Storia di Halloween: origini e le destinazioni migliori
🇲🇽 Día de los Muertos – Messico
Tra l’1 e il 2 novembre, il Messico celebra una delle tradizioni più emozionanti e colorate del mondo: il Día de los Muertos.
È riconosciuto dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

Dias de los Muertos – Mexico -Licenza CC
Le famiglie costruiscono “ofrendas”, altari decorati con fiori di cempasúchil (il fiore dei morti), fotografie, dolci e leccornie amate dai defunti.
Le strade si riempiono di scheletri danzanti, musica mariachi e sfilate con maschere a forma di teschio (le famose Calaveras).
In questa tradizione, la morte non è paura ma ricordo e festa della vita — un messaggio di speranza e continuità.
🇮🇹 Ognissanti e Giorno dei Morti – Italia e Europa
Anche l’Italia ha le sue tradizioni legate al culto dei defunti.
Il 1° novembre, giorno di Ognissanti, si onorano tutti i santi; il 2 novembre, il Giorno dei Morti, è dedicato al ricordo dei propri cari.

Pan dei morti.jpg – Wikimedia Commons
In molte regioni italiane sopravvivono usanze antiche:
🍪 si preparano i dolci tipici come le ossa dei morti, le fave dei morti o il pane dei morti,
🌸 si portano fiori nei cimiteri,
🕯️ e in alcuni paesi del Sud si apparecchia la tavola per accogliere le anime dei defunti durante la notte.
Tradizioni simili esistono anche in Spagna, Francia, Polonia e Lituania, dove le famiglie si riuniscono nei cimiteri illuminati da migliaia di candele.
🇯🇵 Obon – Giappone
In Giappone, la festa dei morti si celebra in estate, ma con lo stesso spirito: il festival di Obon (お盆).
È un momento di ritorno spirituale, in cui si crede che le anime degli antenati visitino i loro cari.
Le famiglie accendono lanterne, offrono cibo e ballano durante i Bon Odori (danze tradizionali).

Matsue colorful obon lanterns.jpg – Wikimedia Commons
Per i viaggiatori, è un’esperienza mistica: città illuminate, templi profumati d’incenso e un’atmosfera sospesa tra sacro e familiare.
🇨🇳 Qingming e il culto degli antenati – Cina
In Cina, il ricordo dei morti è legato alla Festa di Qingming (清明节), che cade in primavera, ma il suo significato è affine alle celebrazioni autunnali.

Qing Ming Jie @ Babaoshan – Flickr – licenza CC
Le famiglie visitano le tombe, offrono cibo e bruciano incenso e banconote simboliche per assicurare prosperità agli spiriti.
È una celebrazione di rispetto e continuità familiare, molto sentita anche in Taiwan, Hong Kong e tra le comunità cinesi nel mondo.
🇮🇩 Galungan – Bali, Indonesia
Sull’isola di Bali, il popolo indù celebra il Galungan, che ricorre ogni 210 giorni secondo il calendario balinese.
È la festa in cui gli spiriti degli antenati tornano a casa e vengono accolti con offerte, danze e templi addobbati.
Durante dieci giorni di celebrazioni, i balinesi mostrano un forte legame spirituale con i loro defunti, fondendo religione, arte e vita quotidiana.

🇸🇪 Tutti i Santi – Scandinavia
Nei Paesi nordici, come Svezia e Finlandia, il primo sabato di novembre è dedicato a Tutti i Santi (Alla Helgons Dag).
Le famiglie visitano i cimiteri e accendono candele bianche per creare un paesaggio luminoso e silenzioso, simbolo di pace e memoria.
Un’esperienza suggestiva per chi visita il Nord Europa in autunno: la notte si illumina di piccole luci in mezzo alla neve.

Skogskyrkogården at All Saints Day 2010-2.jpg – Wikimedia Commons
Un legame universale
Che si tratti di Halloween, del Día de los Muertos, del Galungan o dell’Obon, tutte queste feste raccontano lo stesso bisogno umano di ricordare e celebrare la vita.
La morte non è un tabù, ma un ponte verso chi ci ha preceduto.
E viaggiare in questo periodo significa scoprire l’anima più autentica dei popoli, dove spiritualità e tradizione si fondono in un’unica, luminosa danza.
Quando partire
Se volete ammirare le celebrazione della festa dei Morti nei vari luoghi del mondo il consiglio è quello di partire a Fine ottobre – inizio novembre è uno dei periodi più affascinanti per un viaggio culturale:
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Clima piacevole in molte regioni,
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Eventi e festival autentici,
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Prezzi più bassi rispetto all’alta stagione.
