Da molti, moltissimi anni si tramanda ad Ancona la leggenda della sirena Mitì. È la leggenda di una ragazza che si gettò in mare per una delusione d’amore, ed è una storia poi trasformata in canzone.
Ma cosa racconta la leggenda di Ancona? Scopriamolo insieme.
La leggenda di Mitì
Mitì era una ragazza splendida, che viveva sulle coste di Ancona. Figlia di un pescatore, aveva origini umilissime ma una bellezza talmente incredibile che tutti i giovani del paese la corteggiavano. Una notte, però, sognò che il suo sposo sarebbe arrivato dal mare. Così, lei aspettava sulla riva e cantava, col cuore colmo di speranza.
Quando un giorno un ragazzo arrivò a bordo della sua barchetta, Mitì gli corse incontro convinta fosse l’amore della sua vita. Tuttavia, il giovane era già il promesso sposo di una ragazza, di nome Azzurrina. Quando questa arrivò, i due salirono a bordo della barca lasciando la spiaggia. Mitì, distrutta dal dolore, si gettò in mare per inseguirli a nuoto e da quel giorno nessuno la vide più.
Secondo la leggenda, Mitì si sarebbe trasformata in una sirena coi capelli azzurri, gli occhi da fata e la pelle di squame. E sembra che, talvolta, dal mare si alzi il suo canto.

“Pescatore – Fisherman – Numana – Ancona – Italy” by castgen is licensed under CC BY-NC 2.0
La canzone di Raffaele Lauro
Originario della penisola sorrentina, ex senatore e promotore di eventi culturali dedicati a Lucio Dalla, Raffaele Lauro ha deciso di mettere in musica la leggenda di Mitì.
Nel suo testo, Lauro racconta di una ragazza con “capelli di sole, occhi di cielo e pelle di luna”, che non voleva saperne dei ragazzi del suo paese perché aspettava “lo sposo più bello, che arrivava dal mare”. Intonando una canzone dall’alba al tramonto, Mitì attendeva l’amore. Ma il ragazzo che dal mare arrivò era innamorato di un’altra donna. Così, smarrita e ferita, Mitì si gettò in mare cantando un amore mai vissuto. Dalle onde non riemerse più e si trasformò in una sirena che, ancora oggi, canta per chi attende l’amore più grande.
È una leggenda struggente, quella di Mitì. Ma non è l’unica che qui si tramanda. Sulla Riviera del Conero, un’altra leggenda si cela dietro la Grotta degli Schiavi: si racconta che qui fu portata una principessa catturata dai pirati, figlia di un nobile veneto che non pagò mai il riscatto. Per il dolore, la ragazza iniziò a piangere fino a fondersi con le sue stesse lacrime. E formò così la sorgente d’acqua dolce che ancora oggi si può vedere.
Leggende suggestive, talvolta romantiche talvolta dolorose, che vestono di magia questi luoghi splendidi.

“riviera del conero” by The Bode is licensed under CC BY 2.0
