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Dahab: una perla sul mar rosso

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El Almein: un altro luogo da non perdere in Egitto

El Alamein è una città situata nella costa del Mediterraneo in Egitto, nota soprattutto per le sue importanti battaglie della Seconda Guerra Mondiale. Questa cittadina, situata a circa 100 km a ovest di Alessandria, è diventata un luogo di pellegrinaggio per i...

L’oasi di Siwa

L'oasi di Siwa, situata nella regione del deserto libico dell'Egitto, è un luogo unico e affascinante che attira turisti da tutto il mondo. Circondata dalle sabbie del deserto, l'oasi è un'oasi di pace e tranquillità, lontana dalla frenesia della vita moderna.  ...

Le grotte alchemiche di Torino

Le Grotte Alchemiche di Torino sono un insieme di grotte naturali situato nella zona di via Monte di Pietà a Torino. Queste grotte sono state scoperte nel XIX secolo e sono state utilizzate per scopi alchimistici, diventando un luogo di culto per gli alchimisti...

La leggenda di Tutankhamon

La leggenda di Tutankhamon è legata alla maledizione della sua tomba. Tutankhamon: conosciuto anche come "Il Faraone Maledetto", è stato uno dei sovrani più famosi dell'Antico Regno egiziano. La sua tomba, scoperta nel 1922 dall'archeologo britannico Howard Carter, è...

Abu Simbel: il tempio più famoso d’Egitto

Il Tempio di Abu Simbel è uno dei più famosi siti archeologici in Egitto, situato nella regione di Nubia, a sud del paese. Questo tempio antico è stato costruito durante il regno del faraone Ramses II nel XIII secolo a.C. e dedicato sia a lui che alla sua sposa,...

Le orecchiette baresi e la tradizione pugliese

Le orecchiette sono un tipo di pasta tipico della cucina pugliese, originario della città di Bari e dei suoi dintorni. La loro forma caratteristica, a forma di orecchio, è stata una delle ragioni per cui sono diventate così famose in tutta Italia e all'estero.  ...

Il parco nazionale di Ras Muhammad

Il Parco Nazionale di Ras Muhammad è una delle principali attrazioni del Sinai. La sua posizione geografica alla punta meridionale della penisola del Sinai, gli permette di proteggere una vasta area di 185 miglia quadrate (480 km²), comprese 133 miglia quadrate (345...

La leggendaria Porta Alchemica di Roma

In un angolo di Piazza Vittorio a Roma è custodita la Porta Alchemica che pare conservi il segreto della pietra filosofale

La Porta Alchemica è un monumento edificato tra il 1655 e il 1680 da Massimiliano Savelli Palombara, marchese di Pietraforte, a villa Palombara, sul colle Esquilino, a Roma. La villa originariamente aveva cinque porte, ma Porta Alchemica è l’unica sopravvissuta fino a oggi.

La leggenda narra di un pellegrino che arrivò a villa Palombara in cerca di un’erba miracolosa in grado di generare oro. Quando l’uomo scomparve in circostanze misteriose, sulla porta d’ingresso vennero ritrovate tre pagliuzze d’oro e una scritta indecifrabile. Questa fu successivamente incisa sull’arco della porta ma, ancora oggi, non se ne conosce il significato.

 

La Porta Alchemica di Roma

Non tutti sanno della sua esistenza, ma la Porta Alchemica è considerata la più alta testimonianza della tradizione magico-alchemica europea, simbolo dell’alchimia occidentale e oggi unica ancora in piedi tra le originarie cinque porte di Villa Palombara.

La Porta Alchemica si presenta con una struttura in pietra con diverse iscrizioni di carattere esoterico ed iniziatico. Fu costruita nella seconda metà del ‘600 da Massimiliano Palombara,  marchese di Pietraforte, appassionato di esoterismo e alchimia.

Il motivo per cui il marchese fece costruire le cinque porte di ingresso alla villa risiede nella sua speranza di attirare l’attenzione di esperti di alchimia che potessero decifrare i simboli scolpiti su di esse.

Pare che contribuì alla costruzione della Porta Alchemica la regina Cristina di Svezia la quale, costretta ad abdicare a causa della sua conversione al cattolicesimo, si trasferì a Roma dove fondò l’Accademia dell’Arcadia.


Opus occultum” by Marco / Zak is licensed under CC BY-ND 2.0.

 

I misteri della Porta Alchemica di Roma

Oggi la porta superstite di Villa Palombara presenta due serie di tre simboli planetari, ognuno di essi associato a un metallo e a un motto criptico. In alto ci sono anche due triangoli sovrapposti che formano una stella di Davide, insieme a ulteriori altri simboli.

Alla loro base, si legge la frase palindromaSi Sedes Non Is (se siedi non vai)” che al contrario si trasforma invece in “Si Non Sedes Is (se non siedi vai)”.

Si dice che queste iscrizioni siano state ispirate da un pellegrino che arrivò a Villa Palombara intenzionato a cercare nel giardino della tenuta una misteriosa pianta dalla magica proprietà di produrre oro.

Il marchese, attratto da questo personaggio, pensò di ospitarlo nella sua dimora, ma il mattino seguente egli era sparito, lasciando lungo il suo percorso dei frammenti di oro puro e dei fogli pieni di appunti con simboli ermetici: gli stessi che si trovano scolpiti sulla Porta Alchemica.

 

Dove si trova la Porta Alchemica

Oggi la Porta Alchemica si trova in una posizione diversa da quella originaria. Villa Palombara, infatti, sorgeva tra la Villa Gregoriana, l’attuale Merulana, e via Felice, che congiungeva Santa Croce in Gerusalemme con Trinità dei Monti.

Per vedere la Porta Alchemica è necessario andare nel cuore dei giardini di Piazza Vittorio. La porta è stata incastonata in un muro alle spalle dell’imponente ninfeo Trofei di Mario, sorvegliato da due severe statue del dio egizio Bes rinvenute negli scavi del Quirinale di fine Ottocento.

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