Poco lontano da Rieti, l’eremo di Greccio è un santuario splendido. Un santuario che pare uscire dalla roccia, che è soprannominato “la Betlemme francescana” ed è parte – insieme al santuario di Fonte Colombo, al santuario della Foresta e al santuario di Poggio Bustone – dei quattro santuari costruiti da San Francesco nella Valle Santa.
Sorge a 665 metri, l’eremo di Greccio. Sporge dalla roccia dei Monti Sabini, poco lontano dal borgo omonimo e con una vista mozzafiato sulla conca reatina.
La storia dell’eremo di Greccio
Perché San Francesco costruì un santuario proprio qui? Si racconta che chiese ad un bambino di lanciare un tizzone e che questo volò miracolosamente come fosse un fulmine, fino a colpire la parete rocciosa di un monticello. Quel monticello, sito proprio a Greccio, era di proprietà di Giovanni Velita.
Fu lui a convincere San Francesco ad effettuare una rievocazione della nascita di Gesù, con personaggi viventi. Nacque così il Presepe. È per questo motivo che Greccio è gemellata con Betlemme, e che è da tutti considerata la culla del presepio.
“Greccio – Santuario del Presepe – San Francesco” by altotemi is licensed under CC BY-SA 2.0
Visita all’eremo di Greccio
L’eremo di Greccio sporge dalla roccia. Come se fosse appeso, per una misteriosa forza di gravità. Cuore del complesso è la Cappella del Presepio, datata 1228 (quando San Francesco fu canonizzato) e costruita proprio nel luogo in cui, nel 1223, si era dato vita alla prima rappresentazione della nascita di Gesù nella storia del cristianesimo. Qui, una volta a botte a tutto sesto ribassato sormonta un piccolo ambiente scavato nella roccia.
Gli affreschi sono splendidi: raffigurano il Presepe di Greccio, la Natività di Betlemme, la Vergine che allatta Gesù Bambino, la Maddalena (protettrice degli eremiti). E circondano una pala d’altare moderna, sotto cui vi è la roccia dove San Francesco depose il simulacro di Gesù.
Un dipinto ritrae un uomo vestito con una tunica rossa, che secondo la tradizione sarebbe Giovanni Velita, accanto alla moglie Alticama Castelli di Stroncone. Ovunque si respira la storia, la religione, un’aria sacra resa ancor più intima dalla bellezza dell’eremo.
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Cosa vedere a Greccio
In realtà, il santuario non è l’unica cosa da vedere a Greccio. Il centro storico del borgo, ad esempio, conserva intatta la sua struttura medievale: si possono visitare il castello dell’XI secolo e la chiesa parrocchiale di S. Michele Arcangelo, la Torre Campanaria e la chiesa di Santa Maria del Giglio. Tutte con le loro opere, le loro decorazioni e il suggestivo fascino dei tempi antichi.
L’antica chiesa di Santa Maria, restaurata, ospita il Museo dei Presepi: bellissimo da vedere coi bambini, è aperto tutti i giorni (tranne il lunedì e il mercoledì) dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00. Mentre ogni anno, il giorno di Natale, va in scena la rievocazione del primo presepe vivente. Un evento davvero imperdibile, per chi passa di qui.
“File:20090715 Greccio 066 (3904818795).jpg” by Christopher John SSF from Stroud, NSW, Australia is licensed under CC BY 2.0