Il 21 di aprile è un giorno molto particolare, e ricco di eventi da festeggiare: ad esempio il Natale di Roma, che nel 2021 spegne 2774 candeline. Oppure il compleanno di un personaggio ormai diventato leggenda, l’iconica Regina Elisabetta II. Ma, storia a parte, il 21 giugno è anche il giorno in cui – ogni anno – s’inaugura la stagione di uno dei luoghi più affascinanti, profumati e colorati di Roma: il Roseto Comunale.
Sito ai piedi del colle Aventino, in prossimità del Circo Massimo e in via di Valle Murcia 6, dal roseto è possibile ammirare anche i palazzi imperiali sul Palatino.
La storia del roseto romano
Il Roseto Comunale è nato nel 1931 grazie alle richieste della contessa Mary Gayley Senni. Figlia di un ricco magnate dell’acciaio, che giunse in Italia nei primi del ‘900, la donna convolò a nozze nel 1907 con il conte Giulio Senni. Decise così di regalare alla terra che le fece conoscere l’amore un roseto simile a quello di Bagatelle, in Francia. Il luogo in cui venne creato è lo stesso in cui, anni prima, sorgeva il tempio dedicato a Flora, la dea romana dei fiori e della primavera.
Nel 1934 ebbe inizio anche il Premio Roma, notissimo concorso internazionale sulle rose, ancora oggi attivo e secondo solo a quello di Bagatelle. Purtroppo, il Roseto fu però distrutto nel corso della Seconda Guerra Mondiale e si dovette aspettare qualche anno perché il Comune di Roma decidesse di ridargli vita. Solo nel 1950 nacque il Roseto così come lo vediamo oggi. Un luogo in cui, camminando, ci si può trovare sopra una Menorah (il candelabro a sette braccia, simbolo dei sette giorni della creazione della religione ebraica, a testimonianza del cimitero ebraico che un tempo qui sorgeva).
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Come visitare il roseto
I numeri del Roseto Comunale sono imponenti: 10.000 metri quadrati per oltre 1.100 specie di rose botaniche di colori diversi, divise in due sezioni (in alto la zona storica, dove si trova l’evoluzione delle rose, in basso tutte le nuove, create in modo ibrido). Le meraviglie che si possono ammirare provengono da tutto il mondo: dall’Estremo Oriente sino al Sudafrica, dalla Vecchia Europa sino alla Nuova Zelanda, passando per le Americhe. Esistono rose che risalgono addirittura a 40 milioni di anni fa.
L’apertura è prevista tutti i giorni. Dal 21 aprile fino al 15 maggio si può ammirare solo la zona collezioni dalle ore 8,30 alle ore 19,30, dal 16 maggio al 13 giugno è visitabile anche la zona concorso.
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