Frosinone è una città dal Lazio, capoluogo di provincia che conta circa 46 mila abitanti. Come anche Latina e Rieti queste città vengono “offuscate” dalla grandezza e Roma, ma non per questo risultano meno importanti. Ecco alcune curiosità su Frosinone, la “capitale” della Ciociaria.
Frosinone nasce nella preistoria
Si hanno testimonianze che il territorio dove ora sorge Frosinone già era abitato nell’Età del Rame, ovvero alla fine del Neolitico.
Purtroppo la città non conserva molte tracce del suo passato poiché durante la storia è stata centro di continui bombardamenti e pesanti terremoti.
Basti pensare che solamente durante la Seconda Guerra Mondiale Frosinone ha subito una sessantina di bombardamenti che hanno lasciato indelebili conseguenze e distrutto la maggior parte del patrimonio architettonico.
Nel passato, i terremoti hanno fatto il resto. La posizione, poi, non aiuta in quanto la città si trova in lieve rialzo e quindi è sempre stata più esposta agli attacchi di guerra.
Oggi, invece, con gli sviluppi industriali del Novecento, la città originaria ha trovato la sua espansione verso il basso, ma in modo piuttosto disordinato e poco uniforme, in base alle esigenze industriali. Si parla infatti di Frosinone alta e Frosinone Bassa.
Frosinone occupa, geograficamente, una posizione geografica da sempre invidiata poiché è sempre stata vista come collegamento tra il Centro Italia e il Meridione e come tale è considerata come un importante snodo industriale e del commercio.
Ecco perché, fin dal passato, il territorio fu preso particolarmente di mira da attacchi bellici.
Nell’anno 306 a.C. Frosinone si inserì in una campagna ribellione contro la città di Roma, ma l’impresa non ebbe lo sperato successo.
Anzi, la città venne saccheggiata e privata dei suoi condottieri, uccisi a Roma. Più avanti, Annibale transitò da Frosinone con gravi conseguenze che portarono ad una nuova distruzione.
Qui la resistenza cittadina fu però più compatta e la città venne soprannominata Bellator Frusino, appellativo conservato ancora oggi e presente nello stemma cittadino.
“Panorama from Anagni / Frosinone” by Carlo Raso is marked with CC PDM 1.0
Un territorio bagnato dalle acque
Il territorio in cui sorge Frosinone vede lo scorrimento di due torrenti e del fiume Cosa.
Se oggi il loro flusso idrico è abbastanza moderato e a tratti molto ridotto, tempi addietro era invece molto prorompente, al punto di creare diverse inondazioni alla città.
Per sfruttare la sua potenza e per limitare la probabilità di fuoriuscita delle acque, si decise di deviarne il percorso in modo che potesse alimentare una centrale idroelettrica vicina.
In zona vi furono degli scavi archeologici dai quali è stato possibili dedurre come anticamente potesse esserci un altro corso d’acqua, oggi totalmente scomparso.
L’acqua, in zona, è sempre stata utilizzata come una grande risorsa in quanto è impiegata, ancora oggi, per l’irrigazione dei campi delle zone agricole adiacenti la città.
“Isola del Liri” by Luigi Rosa is licensed under CC BY-SA 2.0
Il ragù ciociaro di Frosinone
Le curiosità su Frosinone sono anche dal punto di vista culinario. Uno dei piatti tipici sono i gnocchetti al ragù della Ciociaria che si distingue nettamente dal classico ragù alla bolognese.
Il ragù ciociaro nasce da una tradizione decisamente più povera, quando le massaie di un tempo recuperavano anche le interiora del pollo facendone frattaglie e cucinandole poi col pomodoro.
Così nacque il ragù della Ciociaria, che oggi è diventato un immancabile piatto da preparare anche per i giorni di festa.
Sono molte altre le ricette che nascono dall’antica tradizione povera locale e che con l’evoluzione del tempo hanno saputo aggiornarsi pur mantenendo le origino.
La cucina di Frosinone e provincia si caratterizza per essere una cucina rustica, senza troppi fronzoli, ma estremamente naturale e capace di ricordare “i sapori di una volta”, molto apprezzata.
Curiosità sportiva
Il Frosinone Calcio ha raggiunto nel 2015 la prima promozione in Serie A dopo oltre cento anni dalla sua fondazione.
Lo stadio (Il Matusa) ottenne l’omologazione per ospitare le partite del massimo campionato ma per come era l’architettura e la collocazione, le finestre e i balconi dei palazzi intorno erano dei palchi e tribune “naturali” che davano direttamente in affaccio sul campo.
A parte la polemica di qualcuno, che suggerì improbabilmente di far pagare il biglietto anche agli abitanti di quelle abitazioni, venne alla ribalta la storia di un signore che, nonostante avesse il balcone del suo appartamento direttamente affacciato sullo stadio, decise comunque di sottoscrivere l’abbonamento alla squadra e vedersi le partite allo stadio, semplicemente attraversando la strada.
“File:Benito Stirpe panoramica Frosinone Foggia.JPG” by Simone Perciballi is licensed under CC BY-SA 4.0